Movimento Psicospirituale
Straniero tra la folla - Cap. 10
Maturano i tempi affinché psicoterapeuti e guide spirituali siano realmente disponibili per una fattiva collaborazione nell’aiuto della persona umana. Questa esigenza risulta sempre più opportuna e necessaria nella misura in cui l’umanità ha dato una svolta verso la possibilità di investire sul bisogno individuale di appartenere alla comunità umana in una relazione d’amore autentico.
Possiamo immaginare l’umanità come un immenso laboratorio esperienziale dove lo scopo è arrivare liberamente ad una scelta di vita basata sul primato dell’amore. Scelta libera implica non solo che si ha la possibilità di vivere ciò che desidero, ma che si abbia, prima ancora, l’opportunità di comprendere cosa realmente mi occorra e di cosa io abbia veramente bisogno.
Tutto il creato si è costituito, nel modo in cui è oggi, in un tempo infinitamente lungo, perché si attendesse che ciascuna molecola avesse la libertà di interagire con le altre sulla base di forze naturali che non imponessero verso una direzione obbligata. L’uomo stesso, il cuore della creazione, è chiamato alla stessa libertà direzionale della sua esistenza. Come stiamo utilizzando questa libertà?
Un fiore, una pianta, un insetto, ciascuna delle milioni di specie esistenti si è creata sulla base delle infinite possibilità di aggregazione delle molecole, della costituzione delle proteine, della disponibilità dei nutrienti. Il patrimonio genetico, ovvero una memoria trasmissibile di quel libero risultato aggregativo, ha garantito che i risultati di ogni scelta organica fossero poi trasmissibili al giorno dopo. E dopo la morte di quell’essere, alle generazioni successive. Lo stesso è per il patrimonio culturale e quello spirituale.
L’epigenetica conferma oggi che il patrimonio genetico è in continuo rimaneggiamento sulla base dell’esperienza e dell’ambiente. Possiamo quindi immaginare le esperienze umane come qualcosa che viene memorizzato nel patrimonio organico a livello genetico. La mia e la tua esperienza di vita quindi, comprese quella religiosa e quella psicologica, è nelle nostre cellule come memoria. Possiamo pensare a questo patrimonio organico come connesso con la spiritualità. La spiritualità viene vissuta nelle relazioni tra esseri. Tentare quindi di separare materia e spirito è fuorviante, destabilizzante.
La materia si aggrega, in un meraviglioso concerto di infinite possibilità, in modo sempre costruttivo e creativo. Infiniti ostacoli al progresso di questa evoluzione danno luogo a programmi di sopravvivenza alternativi: sono le malattie ed il disagio psichico. La vita continua, va avanti, nonostante tutto. Il “patrimonio” genetico accumulato di due esseri distinti si unisce in “matrimonio” nel corredo genetico dei figli, in modo tale che rimanga a disposizione per loro e poi, dopo le successive ulteriori modifiche, per le generazioni successive. Patrimonio e matrimonio si alternano continuamente in una danza senza fine. Siamo chiamati quindi a capire quale forza propulsiva stia dietro ogni relazione.
Le relazioni sono spirituali. Cercare la spiritualità altrove ci distrae e ci confonde. Tutte le religioni parlano, in sostanza, delle dinamiche delle relazioni umane e dell’uomo col creato, ci invitano a capire quale sia la dinamica umana più benefica. Analizzare le dinamiche relazionali quindi è molto di più che un fatto psicologico, non possiamo svilire un dono così immenso, la crescita interiore dell’uomo, in un senso meramente psicologico. Cosa ci rimane quando non siamo più in grado di coltivare l’amore nelle relazioni?
Un abbraccio
Enrico Loria